V£RSO - Cerco la calma Lyrics

E no, non mi chiedere come sto
Sono stanco di vedere il sole
Voglio volare e non ricordare il mio nome
No man, sono lo stesso col cuore diviso a metà
Non esiste maturità
Tanto meno rispetto all’età
Lo so, questo mondo è vario ma troppo piccolo
Volerò da te al risveglio da un grande incubo
A volte mi sento un microbo
A volte mi sento ridicolo
A volte mi guardo allo specchio
E mi ricordo che esisto
Mi ricordo chi sono
Sono tossico per l’ozono
Sono clorofluorocarburi
Che distruggono il nostro involucro
Che custodisce sto mondo
Non si è mai troppo maturi
Tu lontana e io cado affondo
Non lasciare mai solo
Questo povero uomo
Risvegliarsi da un sogno
Sei sparita ma spero riappaia
Calamita ma calamità
Sono vivo e respiro perché ti vedrò in giro per la galassia
Cerco la calma nella mia stanza
Quando non so dove posso trovarla
Quando non basta una doccia calda
A lavarmi da ogni ansia
Ma sono cambiato e mi ringrazio
Non sono mai stato aiutato
Pretendo solo un po’ di spazio
Per eliminare questo astio
Ma andrò via
Perché qui non trovo una via
Ma i sintomi di una malattia
E realizzarmi è utopia
Follia, parole soggettive
Parteggio per chi sopravvive
Possiede poco ma sorride
Se ne distacca e vive
Ma io, mi distaccherò
In un altro modo in un luogo
Dove riuscirò ad amare il mondo
E non solo la ragazza che ho
E lo so, non sono parole facili
Ho passato giorni acidi
Non sapendo dare abbracci
Prendendomi la mente a calci
Ma mi hai guardato negli occhi
Mi hai detto che non mi molli
Sapendo che mi completi
Aspetterei infiniti rintocchi
Tu mi tocchi e mi blocchi
Mi rassereni le notti
Sei l’unica possibilità che la scintilla scocchi

E no, non mi chiedere come sto
Sono stanco di vedere il sole
Voglio volare e non ricordare il mio nome
No man, sono lo stesso col cuore diviso a metà
Non esiste maturità
Tanto meno rispetto all’età
Lo so, questo mondo è vario ma troppo piccolo
Volerò da te al risveglio da un grande incubo
A volte mi sento un microbo
A volte mi sento ridicolo
A volte mi guardo allo specchio
E mi ricordo che esisto
Mi ricordo chi sono
Sono tossico per l’ozono
Sono clorofluorocarburi
Che distruggono il nostro involucro
Che custodisce sto mondo
Non si è mai troppo maturi
Tu lontana e io cado affondo
Non lasciare mai solo
Questo povero uomo
Risvegliarsi da un sogno
Sei sparita ma spero riappaia
Calamita ma calamità
Sono vivo e respiro perché ti vedrò in giro per la galassia
Cerco la calma nella mia stanza
Quando non so dove posso trovarla
Quando non basta una doccia calda
A lavarmi da ogni ansia
Ma sono cambiato e mi ringrazio
Non sono mai stato aiutato
Pretendo solo un po’ di spazio
Per eliminare questo astio
Ma andrò via
Perché qui non trovo una via
Ma i sintomi di una malattia
E realizzarmi è utopia
Follia, parole soggettive
Parteggio per chi sopravvive
Possiede poco ma sorride
Se ne distacca e vive
Ma io, mi distaccherò
In un altro modo in un luogo
Dove riuscirò ad amare il mondo
E non solo la ragazza che ho
E lo so, non sono parole facili
Ho passato giorni acidi
Non sapendo dare abbracci
Prendendomi la mente a calci
Ma mi hai guardato negli occhi
Mi hai detto che non mi molli
Sapendo che mi completi
Aspetterei infiniti rintocchi
Tu mi tocchi e mi blocchi
Mi rassereni le notti
Sei l’unica possibilità che la scintilla scocchi