Petali e vocoder
Petali e vocoder

RIKI - Petali e vocoder Lyrics

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Petali e vocoder Music Video

Petali e vocoder Lyrics

A cosa serve fingere
Se ciò che fingiamo di non avere sotto agli occhi
Irrompe costantemente nel fare dei giorni
Ora rovinando, ora seppellendo l'armonia delle cose?
È forse giusto tacere indifferenti
E correrti incontro ma urlandoti contro?
Natura, ascolta, sta piovendo
Piove lo sporco, piove l'ambascia, piangi
È tutto così innaturale
Si acuisce la consapevolezza di esserti distanti
Quasi estranei
Ti lapidiamo accontentando i nostri voleri
I nostri impegni, i nostri "volentieri"
Scagliamo addosso sassi di egoismo
E pensieri di odio nei confronti del prossimo
Proclamiamo amore ma accentriamo l'attenzione sul suo contorno
Diffidiamo, definendolo profondo
Senza conoscere, senza conoscerlo realmente
Domani, o tra un'ora, o tra un minuto, adesso
Le anime continueranno a circolare, a squadrarsi e a valutarsi al volo, fugacemente
Poi giù, giù, giù
Così che l'ipocrisia possa aleggiare per bene tra di loro
Tra i tasti delle loro tastiere
Di quelle di chi stima sé stesso perennemente nel giusto
Ma quando gli occhi illuminati dagli schemi e dagli schermi smetteranno di illuminarsi
Allora anch'essi si spegneranno
Utilizziamo maschere di banalità per coprire le nostre banali menzogne
Le nostre banali emotività
Natura
Siamo figli di chi ha smesso di credere credendoci eccessivamente
Siamo figli di espressioni trattenute e di menefreghismi celati
Velati, venati di ambizioni
Aggiorniamo il nostro presente smussando i suoi angoli più aspri
E la natura è veloce, velocissima
Ma, veloce, lei rallenta
Subito rallenta
Si allenta
Attenta
Si spegne

A cosa serve fingere
Se ciò che fingiamo di non avere sotto agli occhi
Irrompe costantemente nel fare dei giorni
Ora rovinando, ora seppellendo l'armonia delle cose?
È forse giusto tacere indifferenti
E correrti incontro ma urlandoti contro?
Natura, ascolta, sta piovendo
Piove lo sporco, piove l'ambascia, piangi
È tutto così innaturale
Si acuisce la consapevolezza di esserti distanti
Quasi estranei
Ti lapidiamo accontentando i nostri voleri
I nostri impegni, i nostri "volentieri"
Scagliamo addosso sassi di egoismo
E pensieri di odio nei confronti del prossimo
Proclamiamo amore ma accentriamo l'attenzione sul suo contorno
Diffidiamo, definendolo profondo
Senza conoscere, senza conoscerlo realmente
Domani, o tra un'ora, o tra un minuto, adesso
Le anime continueranno a circolare, a squadrarsi e a valutarsi al volo, fugacemente
Poi giù, giù, giù
Così che l'ipocrisia possa aleggiare per bene tra di loro
Tra i tasti delle loro tastiere
Di quelle di chi stima sé stesso perennemente nel giusto
Ma quando gli occhi illuminati dagli schemi e dagli schermi smetteranno di illuminarsi
Allora anch'essi si spegneranno
Utilizziamo maschere di banalità per coprire le nostre banali menzogne
Le nostre banali emotività
Natura
Siamo figli di chi ha smesso di credere credendoci eccessivamente
Siamo figli di espressioni trattenute e di menefreghismi celati
Velati, venati di ambizioni
Aggiorniamo il nostro presente smussando i suoi angoli più aspri
E la natura è veloce, velocissima
Ma, veloce, lei rallenta
Subito rallenta
Si allenta
Attenta
Si spegne

Writer(s): Riccardo Marcuzzo, Riccardo Scire
Copyright(s): Lyrics © Sony/ATV Music Publishing LLC
Lyrics Licensed & Provided by LyricFind

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