Da Bambino
Da Bambino

DJ Pylone, Spiura Cane, Franchetti, Kimbo, Terens, Goblen, Zenscer, Rodha - Da Bambino Lyrics

Jan 12, 2022
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Da Bambino Music Video

Da Bambino Lyrics

Ah
Quella troiaccia della maestra
Quella puttana
Quando andavo a scuola da bambino
Qualcuno nella classe mi rubava il temperino
Io m'incazzavo combinavo un casino
Scrivevano che ero cattivo sul mio quadernino
Già dall'asilo, non volevo fare il riposino
E la maestra mi metteva in castigo nello sgabuzzino
E non capivo perché non capissero il motivo
Volevo solo andare giù a giocare in giardino
Ero piccolino, ma già intuivo se
Un cretino era un cretino
E lo sapevo, ti spiego è come i
Lego mattoncino sopra mattoncino
Incastro tetraedro come Tetris
Gradino su gradino chino a
Fissare i miei piedi se credi
Che sia tutto facile come la Rock Steady
Milady mi alzo in piedi e non sto più calmino
Perché primo, sto chino fino a
Quando lo decido io
A ogni gradino io gridavo porco spino
Difendo ciò che è mio come l'eroe di un giornalino
E che del resto se ne occupi il Carlino
Quando andavo a scuola da bambino
Io non andavo a scuola da bambino
Avrei dovuto si lo so ma sai
Ero indeciso
Ma ora no, non lo sono
Si, no forse un pochino
Ed è il motivo per cui mo
Non so darmi un aggettivo
Domani venga accompagnato
Da chi ha la patria podestà
Si mi scusi sua maestà, ma è lo stare in collettivo
Che mi mette in suggestione
Mi blocca la digestione e no
Non sono timido, non ho un cazzo
Da dire per primo
Ho sempre invidiato la bici di mio cugino ma
Ho sempre saputo fosse un buco nel preservativo
Ed io impallinato col Tekken fino al mattino
E fisso mamma con l'aspirapolvere
Mi svegliava da schifo
E poi per forza che in classe dormivo
Ed ora che ho vent'anni ormai non
Azzeccai un congiuntivo
Quando andavo a scuola le fregne non mi cagavano
Perché fisso andavo in bagno e tornavo rincoglionito
Tiravo calci al motorino
Mamma non sono andato a scuola
Guarda con i tuoi occhi è successo un casino
Un incidente ambulanza e giuro è partita la testa a un tipo
Si ma note sul diario non le firmo
Hai capito nano
Io da bambino ero creativo
Costruivo e distruggevo
Poi all'asilo all'intervallo
Ogni mattina era un casino
Ero un bimbo un po' esplosivo
E mi dicevano non mordere
Non rompere le cose e poi
Non essere impulsivo e
Stai calmo
Ma io son stanco di star calmo in quanto
Cara mia maestra c'è sta gente
Che ci vuole dare merda
E metter piedi in testa e io dovrei restarmi zitto
E vivere una vita da sconfitto, no
E no che non ci sto più a far la parte dello stronzo
Con sti Fonzi un po' sfigati
Con i pollici alzati
E con sorrisi stampati sopra ste facce di merda
Io che i pensieri più importanti
Li ho fatti fumando erba
Ed ora, cogli la mia essenza senza manco pensarci
In un'esistenza che riassumo in pochi quarti
Io voglio rapinarvi, derubarvi, voglio
Togliervi tutto e lasciarvi gli scarti dei miei scarti
Uomoh
Io quando andavo a scuola da bambino
Entravo nella classe e con classe dormivo
Diciamo che non ero attratto dall'ascolto collettivo
Riccardo non ascolta e poccia il libro
In ritardo la mattina sul tram
Con la suola a tempo col clap, Chat Noire
C'era lo Svizzero fanculo i wine bar
Non c'era crisi si però erano gli anni della sars
Otto e trenta, Montenegro e Saronno
Che c'ho la testa di mio padre e i polmoni di mio nonno
L'albero genealogico è spoglio ed è logico
Se non è stato annaffiato il germoglio
Mo parla la coscienza parlo di convenienza
Con alcuni per la macchina e con altri per la benza
Con alcuni c'è la tattica del fare senza
Ma con altri no, questa è la differenza
Io da bambino ricoprivo ogni nota con un adesivo
Le prendevo, perché sporcavo
Sopra i banchi con il cancellino
Oh ma basta lamentarti
É vero sono ancora un po Bambino
Primo nella pratica di spaccasassi
Licenziato dalla fabbrica nei piani bassi
Del giardino
Entravo e uscivo fuori dalla porta della classe
Molestata dallo scoppio del
Bianchetto correttivo
Ma basta fare fare i danni con i petardi
Ma che vuoi farci, sono ragazzi
Ma dopo avermi conosciuto tutti a rimangiarsi
Poi lamentarsi poi ritirarsi, rilamentarsi
Hai preso ispirazione alla posizione di vigliaccheria
Ma mamma mia, ma pussa via
Ero veloce nelle gare dentro al corridoio
Ho imparato a legger l'orologio a fare
Il nodo scorsoio, yo
E il mio percorso ogni colpo, brute le mie
Forze per coprire tutti i fili del discorso
Mi basta quello, senza rimorso
O sarei corso a fare un corso da bidello
Sul serio
Io se andavo a scuola era soltanto
Per la sorca
Con la coscienza sporca ed uno sguardo
Senza colpa
E indirizzavo sguardi velati
Malati per molti
Sempre con le palle girate
Per fatti miei
Quando andavo a scuola
Io ancora non lavoravo man
Se tornassi indietro di sicuro
Farei il bravo
Mi davo per vinto spesso
Portavo la croce mia
E la grandezza non conta
Un po' come Davide e Golia
E Ciccio non ci sto a
Sembrare l'unico pollo
Nella gabbia di uno zoo
Così pensavo che fosse
Rapportarmi con masse
Di gradassi in fasce
Che tutt'ora sono svegli
Come dei pigassi e
Giocavo le mie carte, fumavo delle asce
Di fumo duro pacco
Convinto che mi calmasse e
Strano pensarci che a farsi grandi
Ho più paure
Di prima
Nel mezzo del cammin
Di nostra vita
Hey what's going on down here

Ah
Quella troiaccia della maestra
Quella puttana
Quando andavo a scuola da bambino
Qualcuno nella classe mi rubava il temperino
Io m'incazzavo combinavo un casino
Scrivevano che ero cattivo sul mio quadernino
Già dall'asilo, non volevo fare il riposino
E la maestra mi metteva in castigo nello sgabuzzino
E non capivo perché non capissero il motivo
Volevo solo andare giù a giocare in giardino
Ero piccolino, ma già intuivo se
Un cretino era un cretino
E lo sapevo, ti spiego è come i
Lego mattoncino sopra mattoncino
Incastro tetraedro come Tetris
Gradino su gradino chino a
Fissare i miei piedi se credi
Che sia tutto facile come la Rock Steady
Milady mi alzo in piedi e non sto più calmino
Perché primo, sto chino fino a
Quando lo decido io
A ogni gradino io gridavo porco spino
Difendo ciò che è mio come l'eroe di un giornalino
E che del resto se ne occupi il Carlino
Quando andavo a scuola da bambino
Io non andavo a scuola da bambino
Avrei dovuto si lo so ma sai
Ero indeciso
Ma ora no, non lo sono
Si, no forse un pochino
Ed è il motivo per cui mo
Non so darmi un aggettivo
Domani venga accompagnato
Da chi ha la patria podestà
Si mi scusi sua maestà, ma è lo stare in collettivo
Che mi mette in suggestione
Mi blocca la digestione e no
Non sono timido, non ho un cazzo
Da dire per primo
Ho sempre invidiato la bici di mio cugino ma
Ho sempre saputo fosse un buco nel preservativo
Ed io impallinato col Tekken fino al mattino
E fisso mamma con l'aspirapolvere
Mi svegliava da schifo
E poi per forza che in classe dormivo
Ed ora che ho vent'anni ormai non
Azzeccai un congiuntivo
Quando andavo a scuola le fregne non mi cagavano
Perché fisso andavo in bagno e tornavo rincoglionito
Tiravo calci al motorino
Mamma non sono andato a scuola
Guarda con i tuoi occhi è successo un casino
Un incidente ambulanza e giuro è partita la testa a un tipo
Si ma note sul diario non le firmo
Hai capito nano
Io da bambino ero creativo
Costruivo e distruggevo
Poi all'asilo all'intervallo
Ogni mattina era un casino
Ero un bimbo un po' esplosivo
E mi dicevano non mordere
Non rompere le cose e poi
Non essere impulsivo e
Stai calmo
Ma io son stanco di star calmo in quanto
Cara mia maestra c'è sta gente
Che ci vuole dare merda
E metter piedi in testa e io dovrei restarmi zitto
E vivere una vita da sconfitto, no
E no che non ci sto più a far la parte dello stronzo
Con sti Fonzi un po' sfigati
Con i pollici alzati
E con sorrisi stampati sopra ste facce di merda
Io che i pensieri più importanti
Li ho fatti fumando erba
Ed ora, cogli la mia essenza senza manco pensarci
In un'esistenza che riassumo in pochi quarti
Io voglio rapinarvi, derubarvi, voglio
Togliervi tutto e lasciarvi gli scarti dei miei scarti
Uomoh
Io quando andavo a scuola da bambino
Entravo nella classe e con classe dormivo
Diciamo che non ero attratto dall'ascolto collettivo
Riccardo non ascolta e poccia il libro
In ritardo la mattina sul tram
Con la suola a tempo col clap, Chat Noire
C'era lo Svizzero fanculo i wine bar
Non c'era crisi si però erano gli anni della sars
Otto e trenta, Montenegro e Saronno
Che c'ho la testa di mio padre e i polmoni di mio nonno
L'albero genealogico è spoglio ed è logico
Se non è stato annaffiato il germoglio
Mo parla la coscienza parlo di convenienza
Con alcuni per la macchina e con altri per la benza
Con alcuni c'è la tattica del fare senza
Ma con altri no, questa è la differenza
Io da bambino ricoprivo ogni nota con un adesivo
Le prendevo, perché sporcavo
Sopra i banchi con il cancellino
Oh ma basta lamentarti
É vero sono ancora un po Bambino
Primo nella pratica di spaccasassi
Licenziato dalla fabbrica nei piani bassi
Del giardino
Entravo e uscivo fuori dalla porta della classe
Molestata dallo scoppio del
Bianchetto correttivo
Ma basta fare fare i danni con i petardi
Ma che vuoi farci, sono ragazzi
Ma dopo avermi conosciuto tutti a rimangiarsi
Poi lamentarsi poi ritirarsi, rilamentarsi
Hai preso ispirazione alla posizione di vigliaccheria
Ma mamma mia, ma pussa via
Ero veloce nelle gare dentro al corridoio
Ho imparato a legger l'orologio a fare
Il nodo scorsoio, yo
E il mio percorso ogni colpo, brute le mie
Forze per coprire tutti i fili del discorso
Mi basta quello, senza rimorso
O sarei corso a fare un corso da bidello
Sul serio
Io se andavo a scuola era soltanto
Per la sorca
Con la coscienza sporca ed uno sguardo
Senza colpa
E indirizzavo sguardi velati
Malati per molti
Sempre con le palle girate
Per fatti miei
Quando andavo a scuola
Io ancora non lavoravo man
Se tornassi indietro di sicuro
Farei il bravo
Mi davo per vinto spesso
Portavo la croce mia
E la grandezza non conta
Un po' come Davide e Golia
E Ciccio non ci sto a
Sembrare l'unico pollo
Nella gabbia di uno zoo
Così pensavo che fosse
Rapportarmi con masse
Di gradassi in fasce
Che tutt'ora sono svegli
Come dei pigassi e
Giocavo le mie carte, fumavo delle asce
Di fumo duro pacco
Convinto che mi calmasse e
Strano pensarci che a farsi grandi
Ho più paure
Di prima
Nel mezzo del cammin
Di nostra vita
Hey what's going on down here

Writer(s): Alessandro Rota, Andrea Gobbi, Francesco Fontanesi, Francesco Prati, Mattia Pellizzari, Riccardo Zanaroli, Roberto Vaccari, Simone Salvarani
Copyright(s): Lyrics © DistroKid
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by Steffany Gretzinger ft. Bobby Strand

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