Azkaban - Prod. Flatpearl
Lyrics
Il motivo è sentirsi privo
Ambire un'obbiettivo, con quell'essere creativo
Sto luogo è opprimente Cico
Il posto è sempre quello tra le voci del mito
La faccia col grifo fanno schifo
La provincia ha la forma d'infinito
Azcaban capito? se serve grido
Tagliano le ali appena fuori dal nido
In testa ho una gabbia chiusa e mi uccido
Se penso che scelgo e poi non decido
Quello che ottengo lo conto su un dito
Prendo posizione scontro di aikido
Mai per nulla uguale alla massa
In testa maciulla dopo tartassa
Se mi guardo dentro vedo l'odio che ingrassa
Gli do pane e cortisone mi ammazza
Isolamento forzato
Stregone ormai perso rinchiuso nel vuoto
Ho urlato incazzato
Non mi ascoltato m'han dato una foto
Ti chiedi chi è stato
L'odio al diverso ci spinge all'ignoto
Ti senti ammaestrato
Cemento armato esplodo
Perso sempre fuori son cambiate le mie azioni
Poi sfociate in situazioni tra cazzate e delusioni
Rispettate le ostruzioni che vi impongono sti attori
Sordi in un sistema che comunica nei suoni
Dici siamo nuovi, nuovi cloni nuovi idiomi
Alla faccia del più onesto vecchio siamo gonzi
Vuoti in una serra in cui germogliano gli scopi
Per la terra siamo alieni che la trattano da stronzi
Carlo metti le dita così
Sei capace di dire
Non posso mangiare il riso
Tenendo le dita così
Non posso mangiare il riso
Allora mangia la merda
Nella testa avevo le canne
Ma chi dorme non piglia pesci
Nel rifugio della sua carne
Le sbarre dove urli e non esci
Pensavo a bruciare le mappe
Poi ho scritto papiri di barre
Ho capito i libri con l'arte
Volo verso altri lidi
Ho sconfitto le pare
Impara presto a superarle
Ad amare le tue debolezze
Sono riuscito da dare colpa a tutto il resto
Ad acquisire consapevolezze
Della forza del mio animo
Senza scorza non ti biasimo
Senza lotta senza corsa
Senza botte non cadi giù
E quando cadi giù
Tieniti pronto a combattere coi tuoi mostri
Quelli nascosti dentro nel tuo carattere
A ribattere nervi composti
Accetta i coti e la morte come fa un martire
Accetta la morte per rinascere
Svolta le pagine prima che sei lei a farlo
Oppure strappale vivi da morto
Taglia corto Edward Tim Burton
Ero solo fra dissennatori tipo hikiko mori
Con il senno perso tra fumi multicolori
Tempo fermo come se mi guardassi allo schermo
Un quaderno un tempio dove rinchiudere i dolori
Ora la prassi è
Comporre ricami fottere gli infami
Cambiare canale
Gli anni passano il suono rimane
Per diventare ciò che sono
Chi sono fenomenale
Il motivo è sentirsi privo
Ambire un'obbiettivo, con quell'essere creativo
Sto luogo è opprimente Cico
Il posto è sempre quello tra le voci del mito
La faccia col grifo fanno schifo
La provincia ha la forma d'infinito
Azcaban capito? se serve grido
Tagliano le ali appena fuori dal nido
In testa ho una gabbia chiusa e mi uccido
Se penso che scelgo e poi non decido
Quello che ottengo lo conto su un dito
Prendo posizione scontro di aikido
Mai per nulla uguale alla massa
In testa maciulla dopo tartassa
Se mi guardo dentro vedo l'odio che ingrassa
Gli do pane e cortisone mi ammazza
Isolamento forzato
Stregone ormai perso rinchiuso nel vuoto
Ho urlato incazzato
Non mi ascoltato m'han dato una foto
Ti chiedi chi è stato
L'odio al diverso ci spinge all'ignoto
Ti senti ammaestrato
Cemento armato esplodo
Perso sempre fuori son cambiate le mie azioni
Poi sfociate in situazioni tra cazzate e delusioni
Rispettate le ostruzioni che vi impongono sti attori
Sordi in un sistema che comunica nei suoni
Dici siamo nuovi, nuovi cloni nuovi idiomi
Alla faccia del più onesto vecchio siamo gonzi
Vuoti in una serra in cui germogliano gli scopi
Per la terra siamo alieni che la trattano da stronzi
Carlo metti le dita così
Sei capace di dire
Non posso mangiare il riso
Tenendo le dita così
Non posso mangiare il riso
Allora mangia la merda
Nella testa avevo le canne
Ma chi dorme non piglia pesci
Nel rifugio della sua carne
Le sbarre dove urli e non esci
Pensavo a bruciare le mappe
Poi ho scritto papiri di barre
Ho capito i libri con l'arte
Volo verso altri lidi
Ho sconfitto le pare
Impara presto a superarle
Ad amare le tue debolezze
Sono riuscito da dare colpa a tutto il resto
Ad acquisire consapevolezze
Della forza del mio animo
Senza scorza non ti biasimo
Senza lotta senza corsa
Senza botte non cadi giù
E quando cadi giù
Tieniti pronto a combattere coi tuoi mostri
Quelli nascosti dentro nel tuo carattere
A ribattere nervi composti
Accetta i coti e la morte come fa un martire
Accetta la morte per rinascere
Svolta le pagine prima che sei lei a farlo
Oppure strappale vivi da morto
Taglia corto Edward Tim Burton
Ero solo fra dissennatori tipo hikiko mori
Con il senno perso tra fumi multicolori
Tempo fermo come se mi guardassi allo schermo
Un quaderno un tempio dove rinchiudere i dolori
Ora la prassi è
Comporre ricami fottere gli infami
Cambiare canale
Gli anni passano il suono rimane
Per diventare ciò che sono
Chi sono fenomenale
Writer(s): Filippo Dell'Andrea, Mattias Favero
Copyright(s): Lyrics © O/B/O DistroKid
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